Yurim Gough

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Ceramicist | Artist

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This interview was recorded on the 10th of October 2020 and released on the 1st of December 2020

By the age of 30, Yurim Gough had had an intense and successful 10 year career in the fashion industry. It was a career in which she had become an expert in the design and mass production process of the women’s footwear market, and which had allowed her to move from Seoul to Tokyo with the aim of dedicating herself to developing her own footwear brand. However, the very ambition that had driven her along this upward trajectory in the world of design and fashion, also gave her the ability to walk away from it all and move to England for love, leave Asia for the first time in her life and give herself over completely to the challenge of learning a new language, starting a new life and rediscovering the call of her artistic voice.

As a ceramist Yurim has a style that is impossible to ignore. Her pieces are modern, versatile, experimental and, thanks to the constant presence of faces and figures, explore our need for human connectivity. Yurim’s style has created a dynamic dialogue between her use of life models and the conception of her decorative clay pieces. Organic, seductive and multifunctional, her work displays the depth she has discovered within herself. Her creative universe is nourished by childhood memories, a loving observation of the models she uses, vast existential concerns and the need to communicate without filters or barriers.

Yurim is an introspective artist who expresses herself in a universally charming language. Her vases, bowls, containers, sculptures and canvases are the result of layers and layers of integrated observation and desire, all subjected to the hardest tests of all: the heat of the kiln and the judgment of her audience. The juxtaposition of her emotions and her search for containment are found in her stylistic challenges, as well as her need to conquer a tradition that is both ancestrally hers and at the same time, brand new. Discover, thanks to this warm and sweet conversation, how Yurim reinvented herself in England, how she transmuted the experience of Breast Cancer into a collection of 108 self-portraits entitled ‘VainEgo’, and how her passion for fashion and style continues to express itself in her fantastic bowls, disguised as naked bodies.

And now, enjoy the interview!

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Portrait of Yurim (above) by Annie Dressner

Personal Images:

Fashion:

Bowls & Vases:

Gender-Fluid:

Naked in Clothes:

VainEgo Bowls:

108 VainEgo – Army Of Me:

Beyond the Veil:

In collaboration with Victoria Grant

Paintings:

Exhibitions:

Artist Portrait:

Film by Nicolas Laborie

All images used by kind permission of Yurim, taken from her website and Instagram.

Ceramista | Artista

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Questa intervista è stata registrata il 10 ottobre 2020 e rilasciata il 1 dicembre 2020

Alla giovane età di 30 anni, Yurim Gough poteva già vantare un’intensa carriera piena di successi, e lunga dieci anni, nell’industria della moda. Una carriera che l’aveva portata a conoscere a fondo la tecnica della progettazione e della produzione in serie per il mercato delle calzature femminili, e che le aveva permesso di trasferirsi da Seul a Tokyo con l’obiettivo di dedicarsi all’evoluzione della sua griffe. Tuttavia, la stessa ambizione che le aveva permesso di guadagnarsi questo rapido successo nel mondo del design e della moda, fece sì che ci rinunciasse del tutto, tanto da trasferirsi in Inghilterra per amore, mettendo per la prima volta tutti e due i piedi fuori dall’Asia, e gettandosi a capofitto nell’avventura di imparare una nuova lingua, di iniziare una nuova vita e di andare incontro, ancora una volta, al richiamo della sua vocazione artistica.

Come ceramista Yurim ha uno stile impossibile da passare inosservato. Le sue opere sono moderne, versatili, sperimentali, e quasi tutte esplorano il bisogno di interconnettersi con l’umanità grazie alla presenza dei volti e delle figure umane che le abitano. Yurim, con il suo stile, ha creato un dialogo dinamico tra il disegno dei modelli dal vivo e la progettazione di opere decorative in argilla. Biologiche, affascinanti e multifunzionali, le sue opere hanno la profondità che Yurim ha scoperto nel proprio mondo interiore. Il suo universo creativo si nutre dei ricordi dell’infanzia, dell’osservazione amorevole dei suoi modelli, delle sue vaste inquietudini esistenziali e del bisogno di aprirsi agli altri senza filtri e senza maschere.

Yurim è un’artista introspettiva che si esprime attraverso un linguaggio che affascina tutto il mondo. I suoi vasi, le ciotole, i recipienti, le sculture e le tele sono il risultato di vari livelli di osservazione fusi tra loro e di desideri sottoposti alla prova più dura di tutte: la prova del fuoco del giudizio del suo pubblico. Giustapposizione di emozioni e ricerca di contenimento, sono presenti nelle sue sfide stilistiche. Così come la necessità di conquistare una tradizione che ha ereditato dai suoi avi e, tuttavia, le è nuova. Scoprite, grazie a questa cordiale e gentile conversazione, come Yurim si sia reinventata in Inghilterra, come abbia trasformato un cancro al seno in una collezione di 108 autoritratti intitolati “VainEgo”, e come la sua passione per la moda e per lo stile continua a esprimersi nelle sue fantastiche ciotole vestite di corpi nudi.

E adesso, godetevi l’intervista!

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Ritratto di Yurim (sopra) di Annie Dressner

Immagini personali:

Moda: