Juanita Euka

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Singer | Songwriter

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This interview was recorded on the 4th of April 2022 and released on the 15th of April 2022

Juanita Euka is a powerful presence on the London music scene. It has been said that beauty is the sum of all its parts and this is clearly the case with Juanita, whose unique cultural make up is an absolute delight. She was born in The Congo and, thanks to her father’s job as a diplomat, she spent time in Madrid as a baby before going on to grow up in Buenos Aires where she lived from the age of two, until moving to London at the age of fourteen. Her uncle was Franco Luambo Makiadi – considered to be the king of Congolese rumba and seen as one of the most revered exponents of the modern Congolese sound – and, as such, music has always been the natural choice for Juanita to express herself with, as her memories, her ancestors, the happiness of the present and the promises of a future teeming with possibilities, all converge in her song. While Juanita may have had her first and most significant epiphany in Argentina, in which she discovered that singing was her great love, primary talent and main vocation, it was in London that she began to discover her musical heartbeat, as she became one of the outstanding voices on the city’s Afro-Latin scene.

Her journey as a vocalist began with the Afro-Peruvian band, Malambo, after which she went on to become a cornerstone of WARA before, more recently, putting her powerful vocal chords to use with dynamic cooperative projects such as London Afrobeat Collective and Animanz. Her overwhelming voice, with its almost unique range, and her determined, energetic and captivating presence make Juanita and her varied musical influences hard to miss. And indeed, one needs look no further than her recently released first album, Mabanzo, to experience her perfect blend of eclectic influences, from Congolese Rumba to Tango, via a melting pot of Cumbia, Salsa and Bolero. In 2020 the single ‘Alma Seca’ was used as the opening track in season three of the BBC series, Killing Eve and, days after her album was finally released, Elton John played the track ‘Mboka Moko’ (an ode to her memories of the Congo) on his radio show, RocketHour.

It is an album full of fusion and experimentation and, as such, no two songs are the same. And, just like Metralla Rosa, which aims to create bridges between English, Spanish and Italian, Mabanzo also embraces multilingualism as part of its cultural identity, presenting a delicious compendium of subjects sung in Spanish, English, French and Lingala. In this interview you will witness two sisters of Afro-South American descent laugh, cry and get drunk on feminine feelings and feminist vindications whilst planning assertive actions that were inspired by their desire to inhabit a more conscious, congruent and altruistic world.

And now, enjoy the interview!

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Further Information:

Original Cover Photo (above) by Alexis Maryon with additional graphic design by Gelila Mesfin

Personal Photos:

Franco Luambo Makiadi:

Strut Records:

WARA:

London Afrobeat Collective:

Animanz:

Other:

Live:

All images and videos used during the interview by kind permission of Juanita Euka.

Cantante | Cantautore

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Questa intervista è stata registrata il 4 aprile 2022 e rilasciata il 15 aprile 2022

Juanita Eukasi presenta magnificamente sulla scena musicale londinese. Si dice che nella mescolanza ci sia più gusto e quella di Juanita, una mescolanza di culture molto particolare, è assolutamente deliziosa. Juanita è nata in Congo, e, a causa degli impegni diplomatici di suo padre, quand’era ancora neonata si trasferì a Madrid per crescere poi a Buenos Aires, in Argentina, città dove visse da quando aveva due anni fino a quando, quattordicenne, se ne andò a Londra. Nipote di Franco Luambo Makiadi, considerato il re della rumba congolese e uno degli esponenti più stimati delle sonorità moderne del Congo, per Juanita la musica è sempre stata un canale naturale di espressione in cui convergono i suoi ricordi, i suoi antenati, la felicità del presente e le promesse di un futuro radioso, ricco di possibilità. Fu in Argentina che Juanita trovò la sua epifania più significativa, dove il canto le si rivelò come il suo grande amore, il suo miglior talento e come la sua principale vocazione, anche se fu a Londra che la cantante iniziò a scoprire il suo personale battito musicale, trasformandosi in una delle voci maggiormente di spicco della scena afro latina della città.

Tutto cominciò come vocalist nel gruppo afro peruviano Malambo, poi diventò elemento fondamentale della band WARA, e più di recente la sua voce potente si è dedicata a stimolanti progetti di cooperazione come il London Afrobeat Collective e l’Animanz. La sua voce dirompente, la sua presenza decisa, energica e accattivante, e le sue variegate suggestioni musicali che attraversano un registro ampio e favorevole che non molti cantanti possono permettersi il lusso di rispettare, fanno di Juanita un’artista difficile da superare. Infatti, nel suo primo album pubblicato da poco, Mabanzo, coesistono ritmi diversi, dalla rumba congolese al tango, passando per la cumbia, la salsa e il bolero, in modo da ottenere una perfetta decantazione di tante influenze così eclettiche. Nel 2020, il suo singolo ‘Alma Seca’ ha fatto parte della colonna sonora alla terza stagione della serie Killing Eve, e nel periodo in cui l’album venne finalmente lanciato sul mercato, Elton John ha diffuso la canzone ‘Mboka Moko’ – un inno ai suoi ricordi in Congo – nel suo programma radio Rocket Hour.

Non ci sono due pezzi uguali in questo album pieno di fusione e di sperimentazione e, allo stesso modo in cui questo show, Metralla Rosa, abbraccia la possibilità di creare ponti tra l’inglese, lo spagnolo e l’italiano, Mabanzo, l’album del debutto di Juanita come solista, abbraccia il multilinguismo come parte della sua identità culturale e offre una deliziosa sintesi di brani in spagnolo, inglese, francese e lingala. In questa intervista vedrete due sorelle, discendenti dall’Africa e dal Sudamerica, ridere e piangere, ubriacarsi di senso di rivendicazione femminile e femminista, e programmare azioni decise mosse dal desiderio di vivere in un mondo più consapevole, coerente e altruista.

E adesso, godetevi l’intervista!

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