Metralla Rosa con Carla Tofano
This was the first article I ever published for my column, Metralla Rosa in 1994!
Back then, I dared, at the tender age of 22, to write about my views on female masturbation in URBE, a popular weekly newspaper, purely because I wanted to discuss all the taboos that surrounded the subject.
Last year, many, many moons later, I decided to resurrect the title of that column in order to create a new, digital and independent project with the same unapologetic and unassimilated voice. Funnily enough, and completely coincidentally, my first episode of Sexo Oral – the monologues I record about eroticism and sexuality – was about the importance of self pleasure, self exploration and masturbation for women and was released on the ‘International Day of the Orgasm’, originally conceived as the ‘International Day of the Female Orgasm’.
And just incase you are wondering…no, I am not obsessed at all with the subject, but the world I live in definitely shows me that life moves in circles – round and round – and that some subjects continue to hover within the shadows of public conversations.
I was definitely on a mission back then, allowing my voice to coexist amongst many others, and still, it is my desire to keep finding meaningful ways in which to coexist alongside the many other relevant and contemporary voices that are present today.
It was during one of Madonna’s chameleonic artistic phases that she decided to become a brazen and explicitly erotic woman. She appeared in more than one photograph clutching the hairy vulva of her genitalia firmly in her hands: The whole world watched on, confused (hasn’t anyone ever told this brazen blonde that girls shouldn’t show off their sexual organs in public?). The stigma attached to a woman’s sex seems to go beyond the sinful though – if she is seized by a sudden itch in her pubic area whilst in the middle of the street, she has no choice but to wait until she is alone in order to address the disturbing sensation.
And yes, we all know that most of us are happy to indulge in some solo exploration of the most intimate parts of our body, but, we live in a prudish, hypocritical society in which whoever publicly expresses the nature of their carnal pleasures runs the risk of blatantly offending everyone else’s morals. And the fact that women are seemingly only allowed to enjoy themselves under the male caress goes, in my opinion, far beyond the realms of official morality.
‘Do you masturbate?’ was so often the tentative question to which even the most confident of girls felt the need to simply confess, in most cases, that they do not. ‘I don’t feel anything’, ‘I don’t like it’, ‘I don’t understand why its meant to feel good’, were some of the answers given, the trepidation heard within them now echoing around my memories. I mean, to ignore the superiority of the orgasmic explosion that occurs between two people would be naive, as you cannot deny that there is very little better than the reciprocity of touch. However, most of us women are so enslaved to the love professed to us by our enchanted prince, that our personal pleasure is now completely dependent on his participation.
Be that as it may girls, it is one thing to be with him, and another, very different thing, to be with yourself. And just as women must maintain a reasonable amount of space for themselves both professionally and emotionally, sexuality also deserves some imaginative exploration that benefits the relationship with the ‘I’ and not the ‘us’. So cheer up, rid yourself of your guilt and masturbate.
Translation: by Toby Deveson
Questo è stato il primo articolo pubblicato per la mia rubrica Metralla Rosa nel 1994!
In quel periodo, alla giovane età di 22 anni, ho avuto il coraggio di scrivere di masturbazione femminile su URBE, un settimanale molto popolare, perché volevo esprimere la mia opinione riguardo ai tabù che circondavano l’argomento.
Nel 2019, molte, molte lune dopo, ho deciso di recuperare questa rubrica per creare un progetto nuovo, digitale e indipendente, ma con la stessa voce inquieta, riflessiva e non troppo omologata. Curiosamente, e per pura coincidenza, il mio primo episodio di Sesso Orale – le pillole di vita erotica e di sessualità che offro per Metralla Rosa- è stato sull’importanza dell’auto-esplorazione e della masturbazione per le donne, ed è stato pubblicato nella ‘Giornata Internazionale dell’Orgasmo Femminile’.
E se ve lo state chiedendo… no, non sono ossessionata dall’argomento, però, nel mondo in cui viviamo, fatto di corsi e ricorsi, alcuni temi purtroppo affiorano ancora nel segreto delle pubbliche conversazioni.
Senza saperlo io avevo dunque una missione, che consisteva nel permettere alla mia voce di coesistere insieme a molte altre, e oggi, il mio desiderio è quello di continuare a scoprire modi significativi per farlo unitamente alla varietà delle opinioni che sono necessarie e importanti per l’esistenza sul nostro pianeta.
Fu Madonna che, in uno dei suoi travestimenti artistici da palcoscenico, prese la decisione di trasformarsi in una ragazza sfacciata ed esplicitamente erotica. In più di una foto è apparsa mentre stringeva forte tra le mani la vulva pelosa del suo sesso: tutto il mondo osservò sconcertato (forse mai nessuno aveva detto a questa bionda sfrontata che le ragazzine non devono far mostra del loro organo genitale in pubblico?). Sembra che il sesso femminile abbia uno stigma più che peccaminoso, e infatti, se una donna viene presa da un improvviso pizzicore nella zona pubica mentre si trova in mezzo alla pubblica via, non le resta altro che sperare di rimanere da sola per calmare la sconvolgente sensazione.
Okay, non importa, quasi a tutti noi basta esplorare le zone più intime del nostro corpo quando siamo da soli, tutto sommato viviamo in una società rispettabile e ipocrita secondo la quale chi sfoga pubblicamente la natura dei suoi piaceri carnali corre il rischio di attirarsi il rimprovero insolente da parte della morale degli altri. Detto questo, che le donne siano in grado di godere di sé stesse solo se accarezzate da un uomo, a mio parere supera di gran lunga le sciocchezze della moralità ufficiale.
Tu ti masturbi? Questa è stata spesso la domanda curiosa a cui le ragazze senza peli sulla lingua hanno dovuto semplicemente rispondere, nella maggior parte dei casi, che non lo fanno. ‘Non sento nulla’, ‘non mi piace’, ‘non capisco perché dovrebbe essere piacevole’, sono state molte delle risposte che risuonano con angoscia nell’archivio della mia memoria. Insomma, non ammettere la superiorità della condivisione tra due persone per quanto riguarda il piacere orgasmico, sarebbe ovviamente fuori luogo; non c’è niente di meglio dello scambiarsi la pelle e su questo non si discute. Tuttavia, quasi tutte noi donne siamo così schiave dell’amore che proviamo verso il principe adorato, che il piacere individuale esiste solo nella misura in cui vi partecipa la coppia.
Ad ogni modo, ragazze, una cosa è stare con lui, e un’altra, molto diversa, è stare con sé stesse; e così come noi donne dobbiamo custodire un ragionevole spazio per la realizzazione individuale in senso professionale e sentimentale, anche la nostra sessualità si merita un territorio di esplorazione immaginaria che rivendichi la relazione con l’ ‘io’ e non con il ‘noi’. Coraggio, liberati dai sensi di colpa e masturbati.
Translation: by Alessandra Greco
¡Este fue el primer artículo que publiqué para mi columna Metralla Rosa en 1994!
En ese entonces, a la tierna edad de 22 años, me atreví a escribir sobre la masturbación femenina en URBE, un periódico semanal muy popular, porque quería expresar mi opinion acerca de los tabúes que rodeaban el tema.
En 2019, muchas, muchas lunas después, decidí resucitar esa columna para crear un proyecto nuevo, digital e independiente pero con la misma voz, inquieta, reflexiva y no demasiado asimilada. Curiosamente, y por pura coincidencia, mi primer episodio de Sexo Oral – las cápsulas sobre vida erotica y sexualidad que hago para Metralla Rosa – fue sobre la importancia de la auto exploración y la masturbación para las mujeres, y fue lanzado en el ‘Día Internacional del Orgasmo’, un día que originalmente concebido como el ‘Día Internacional del Orgasmo Femenino’.
En caso de que te lo preguntes … no, no estoy obsesionado con el tema, pero en el mundo en el que vivimos, dando vueltas en círculos, algunos temas lamentablemente aún flotan a la sombra de la conversación pública.
Sin saberlo yo tenia una misión entonces, que consistía en darle a mi voz el permiso de coexistir con muchas otras, y hoy, mi deseo es seguir encontrando formas significativas de coexistir junto con muchas otras voces necesarias y relevantes para el planeta.
Fue Madonna quien en una de sus etapas de camuflage artístico tomó la decisión de convertirse en una chica ruda y explícitamente erótica. En más de una fotografía apareció apretando entre sus manos y con fuerza la vulva peluda de su sexo: el mundo entero miró perplejo (¿acaso nunca nadie le dijo a esta desfachatada rubia que las niñas no deben hacer gala de su órgano sexual en público?). El sexo femenino parece tener un estigma más que pecaminoso, de hecho, si una mujer es atacada por una repentina picazón en la zona púbica estando en la mitad de la vía pública, no le queda otra que esperar a estar a solas para calmar la inquietante sensación.
Esta bien, da igual, casi todos nos conformamos con la exploración en solitario de nuestras zonas del cuerpo más íntimas, total, vivimos en una sociedad pacata e hipócrita según la cual, quien ventila públicamente la naturaleza de sus placeres carnales corre el riesgo de incurrir en el agravio descarado de la moral de los otros. Ahora bien, que las mujeres sólo sean capaces de disfrutar de sí mismas gracias a la caricia masculina, a mi entender sobrepasa con creces las tonterías de la moralidad oficial.
¿Tú te masturbas? Ha sido en muchos casos la interpelación curiosa, a la que chicas sin pelos en la lengua se han visto en la necesidad de confesar, en la mayoría de los casos, simplemente que no lo hacen. ‘No siento nada’, ‘no me gusta’, ‘no entiendo porque tendría que ser bueno’, han sido muchas de las respuestas que mi memoria archiva en su eco preocupado. Bueno, no confesar la superioridad del intercambio de dos en lo referente al placer orgásmico sería obviamente desubicado, no hay nada mejor que la reciprocidad de pieles y eso es indiscutible. Sin embargo, la mayoría de las mujeres somos tan esclavas del amor profesado por el principe encantado, que el goce individual sólo existe en la medida que participa la pareja.
Sea como sea chicas, una cosa es estar con él, y otra, muy distinta, es estar contigo misma; y así como las mujeres debemos conservar un prudente espacio para la realización individual en el sentido de lo profesional y lo afectivo, la sexualidad también se merece un territorio de exploración imaginativa que reivindique la relación con el ‘yo’ y no con el ‘nosotros’. Animate, líbrate de culpas y mastúrbate.